Caos Calmo


Sono stata fortunata nell'aver letto il libro senza prima aver visto il film, perché il gusto del libro, in questo caso più che in altri, ha tutto un altro sapore.
Veronesi in questo libro parla di un uomo, ben affermato, benestante sposato e con una figlia, che però sarà costretto prematuramente ad affrontare l'inattesa morte della moglie, e lo fa aspettando che il dolore arrivi, davanti alla scuola elementare della figlia.
Detta così, la trama sembra piuttosto noiosa e priva di grandi risvolti, ma secondo me è proprio l'aver creato un intero romanzo su una "pausa" di un uomo a rendere questo libro eccezionale. Anche perché il tema principale del romanzo è quello dell'affrontare la sofferenza, e i giardini di un anonimo angolo di Milano si trasformano quasi nello studio di un analista, il quale accoglie la sofferenza altrui, ma mai la propria.
L'altro aspetto interessantissimo del libro è il tipo di narrazione; non si tratta infatti di una semplice voce narrativa esterna, né di una evocazione di ricordi fatta in prima persona, ma il tutto viene raccontato dai pensieri del protagonista, come un vero e proprio flusso di emozioni, ricordi, giudizi tutti intrecciati insieme, rendendo perfettamente l'idea di ciò che il protagonista vive e pensa in ogni momento.
Una perla del romanzo infine è la descrizione del "Caos Calmo", una parentesi della vita degli adulti in un preciso momento della giornata, una parentesi nella vita di un uomo in un difficile momento della vita.



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