Un altro giro di giostra


Devo ammettere di aver letto questo libro con un po' di lentezza in più del solito; il perchè non risiede soltanto nella lunghezza oggettiva del testo, ma anche e sopratutto nel suo contenuto.
Tiziano Terzani è una delle persone che in assoluto ammiro di più e di cui parlo con la massima stima, avevo già letto "La mia fine è il mio inizio" e ne ero stata davvero colpita, tanto che sono voluta andare a ritroso nella vita stessa di Terzani leggendo "Un altro giro di giostra".
In questo libro, a differenza del successivo, che è più un autobiografia, il tema centrale è il viaggio, non c'è altra parola secondo me per descriverne il senso in breve; è un viaggio verso la consapevolezza di cosa vuol dire vivere e sopratutto cosa vuol dire morire. Trovo che ad ogni tappa che Terzani ha fatto nel suo percorso per sconfiggere la malattia, o semplicemente per guarire il suo animo, ci siano vari passi avanti e altri indietro nella ricerca di quel qualcosa che neanche lui sapeva ben definire, ma che alla fine, dalla vetta più alta del mondo, lo hanno portato ad una conclusione, il cui senso si riassume molto efficacemente questa meravigliosa frase:

"Ciò che è fuori è anche dentro; e ciò che non è dentro non è da nessuna parte".

Consiglio veramente la lettura di questo libro, specialmente a coloro che per vari motivi, sia lavorativi che personali, hanno frequentato ospedali e si sono trovati davanti a malattie, che siano state sconfitte, oppure no.


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