Venuto al mondo


Margaret Mazzantini è Margaret Mazzantini, non c'è niente da fare.
E' il secondo libro che ho letto di questa autrice e, anche se per onestà devo dire che ho preferito "Non ti muovere", è senz'altro un libro che conquista e che apre il cuore.
E' una storia veramente complessa nella sua totalità, perché dentro vi troviamo tanti temi perfettamente incastrati tra loro.
Per prima cosa ci troviamo l'amore, l'amore quello inaspettato, vero, che sfinisce, che divora dall'interno, ma che lega due persone per la vita. Troviamo la maternità negata, un tema fortemente attuale, narrato con parole e sensazioni di una donna ferita proprio nell'essenza di donna, tradita dal suo stesso corpo che le nega ciò che il cuore desidera.
Ci sono tutte le difficoltà che possono nascere tra una madre e un figlio adolescente; troviamo la lealtà propria delle amicizie più vere, che resistono dopo anni di separazione e di dolore.
Ma sopratutto troviamo la guerra, quella di Sarajevo, che si è divorata la bellezza, le persone, l'innocenza dei bambini, ma che unisce e sposta il destino dei protagonisti lungo strade inaspettate, che attraverso la malvagità e le sofferenze portano a qualcosa che forse si può chiamare felicità, forse si può chiamare Pietro.


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